LA DIVINA COMMEDIA
NELL'ARTE
Diversi sono gli artisti che nel corso dei secoli hanno realizzato disegni ed incisioni tratte dal testo dantesco. Eccone alcuni esempi:
Intera e proficua é la tradizione di codici della Divina Commedia, superbamente miniati e decorati. Con il testo originale privo di rappresentazioni artistiche, la lettura delle immagini miniate si articola in una molteplicità di ambiti ed artisti in cui é possibile sottolineare: l'analisi dello stile, la riflessione e il rapporto con il testo, l'attenta investigazione della fonte,le diverse soluzioni illustrative proposte e delle varie tipologie di narrazione.
Oggi le divine commedie illustrate sono custodite in molte biblioteche pubbliche d'Europa e America.
Ad esempio alla British Library é custodito l'edizione miniata voluta dal Re Alfonso d'Aragona, in cui Priamo della Quercia si é occupato delle miniature che illustrano Inferno e Purgatorio, mentre Giovanni di Paolo venne chiamato per realizzare le scene del Paradiso.
Le Miniature
PURGATORIO, CANTO IX, PACINO DI BUONAGUIDA, 1333-1341 CA.
Dante e Beatrice, Anonimo Miniatore, XIV secolo
Inferno, canto XIX, Bartolomeo di Fruosino, 1420 ca.
Inferno, canto XVIII, Priamo della Quercia, 1444-1452 ca.
Nel corso dell'Umanesimo l'interesse rivolto nei confronti della Divina Commedia crebbe notevolmente.
Le illustrazioni realizzate da Sandro Botticelli, su commissione di Lorenzo di Pierfrancesco de Medici tra il 1480- 1495, rivelano una profonda cura ed attenzione nella comprensione del testo dantesco da parte dell'artista. Tuttavia di circa cento disegni eseguiti su pergamena, la Voragine Infernale é l'unica illustrazione completa.
L'interesse e la notevole grazia botticelliana hanno successivamente influenzato molti altri artisti italiani e non, nel comporre opere ed illustrazioni grafiche ispirate ai versi danteschi.
Si ricordano figure come Federico Zuccari ed il pittore fiammingo Jan van der Straet. Il primo ha lavorato alla corte spagnola di Filippo II tra il 1586- 1588 eseguendo circa ottantotto disegni legati alla Commedia. Il secondo lavora a Firenze e realizza circa trenta disegni e dipinti.
ILLUSTRAZIONI DEL 1400 E DEL 1500
Inferno, canto XIV, Sandro Botticelli, 1480- 1495 ca.
Inferno, canto XIX, Bartolomeo di Fruosino, 1420 ca.
Inferno, canto I, Jan van der Straet, 1587
Purgatorio, canto XXII, Alessandro Vellutello, 1544
Inferno, canto XXXIII, Petrus de Plasiis, 1491
Durante i lunghi secoli del Seicento e del Settecento l'attenzione degli artisti nei riguardi del grandioso poema italiano subiscono una battuta d'arresto. I temi presenti all'interno del testo dantesco sono troppo lontani dai cambiamenti scientifici introdotti dalla rivoluzione e dalla nuova società illuministica.
Il mito di Dante ed il suo viaggio nell'aldilà riacquista interesse nel corso dell'Ottocento, in un momento in cui le lotte politiche, i temi religiosi ed i sentimenti romantici sono maggiormente sentiti.

Le illustrazioni nell' 800
A partire da John Flaxmann, disegnatore e scultore inglese, esponente del Gothic revival vittoriano. Questi realizza oltre cento tavole in cui elimina elementi superflui e paesaggi di sfondo, cosi che i personaggi si delineino chiari sul foglio.
Spostandoci in terra francese Gustave Doré pubblica un ciclo di illustrazioni dell'Inferno nel 1861 per poi proseguire con la pubblicazione del volume unico di Purgatorio e Paradiso nel 1868. Le sue opere sono cariche di solennità e drammaticità, dove il gioco di contrasti bianco-nero enfatizza le ambientazioni infernali e paradisiache.
Senza dimenticare il noto scrittore inglese William Blake che realizza circa più di cento illustrazioni e disegni (molti dei quali acquerellati) che richiamano atmosfere visionarie ed ultraterrene.
Inferno, canto XVII, Roberto bompiani, 1893
Purgatorio, canto VII, John Flaxman, 1787-1894
Purgatorio, canto VII, William Blake, 1824-1827
Purgatorio, canto VII, Gustave Doré, 1899
Lucifero, Giorgio Kiener, 1902
Malebranche, Aldolfo de Carolis, 1902
Beatrice, Ezio Marzi, 1902
Illustrazioni nel 900
L’interesse per la Divina Commedia perdura e genera interesse anche nel corso del Novecento, poiché con i suoi temi Dante è riuscito a scavare nell'animo umano, riuscendo a catturare dubbi, paure, fragilità, ma anche fede e speranza.
Perfetto esempio di come questo testo sia divenuto profondamente parte dell’ identità italiana è il concorso Alinari, società di famiglia leader nel campo della fotografia artistica nazionale e internazionale. Questo è bandito agli inizi del secolo (1901) con l'intento di realizzare una nuova stampa del testo della Divina Commedia in occasione del VI centenario della morte del poeta fiorentino. Vi aderiscono molti giovani pittori e disegnatori da tutta la penisola, tra cui Giorgio Kiener, Aldolfo de Carolis, Ezio Marzi, che si cimentano ad illustrare alcuni canti di loro scelta del famoso testo.
La Divina Commedia é anche soggetto di molte opere pittoriche, si ricordano ad esempio:
Visita il Petőfi Irodalmi Múzeum
Károlyi utca 16, 1053
Budapest, Ungheria
Petofi Museum of Literature
Aperto dal martedì
alla domenica: 10:00 - 18:00
Website created by Zanna Giuliana
This site was made on Tilda — a website builder that helps to create a website without any code
Create a website